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Novembre 2008


Due gatti

Che bello due gatti.
Quando stanno insieme.
Che bello due gatti.
Intendo dire, se riuscite ad immaginare due gatti che stanno insieme.
Che bello.
Che si conoscono che miagolano che rotolano, scivolano, che si arruffano.
Che bello due gatti.
Che stanno insieme tutto il tempo e che non si staccano mai, che stanno vicini si cercano che camminano che corrono che saltano che fanno le fusa si leccano che mangiano che dormono.
Uno sopra l'altro, che dormono.
Due gatti. Che bello.
Che si guardano che si sfiorano si bagnano si parlano si lisciano che bello due gatti, quando si annusano.
Che si curano si lavano si aspettano si sognano si strofinano e che giocano.
Che bello due gatti sotto la luna, che ballano.
Roba del tipo che se mi fermo a guardarli, starei lì per ore, senza stancarmi mai, che me ne starei lì, con quel sorriso sulla faccia senza mai dire basta, che ci passerei tutto il resto del mio tempo, che vorrei diventassero reali, che non smettessero mai, vorrei non cancellarli non perderli, vorrei tenerli con me e non lasciarli mai, vorrei guardarli all'infinito e all'infinito intenerirmi il cuore, vorrei stringerli viverli e sognarli.
Con loro chiudere gli occhi, partire e perderci insieme. E non ritrovarmi più.
Proprio bello, due gatti.

19 Novembre 2008


...di chi non vuole sentire

Stasera mi sono lavato le mani con una saponetta profumatissima. Ancora mi sento l'odore sulle mani.
Mi piace. Chissà quanta roba chimica ci sta dentro per essere così innaturalmente profumata. Vabbè.
Può sembrare un'informazione poco importante, ma ha il suo perchè. E poi da qualche parte dovevo cominciare.
E visto che stà cosa della saponetta mi ha colpito, ce l'ho voluta mettere. Così.
Mi sono messo al letto un pò prima del solito e pensavo alla giornata infinita di oggi.
Alla cucina che tanto alla fine non è quella che mi compro, al fiore dal fioraio che ci sono tornato indietro perchè non ero di strada, a me che sono fuori di testa, al kebab al piatto perchè nella piadina mi cade tutto addosso, al lavoro che sono due giorni che sono bravo e fortunato, ancora una volta a me che sono fuori di testa e un pò coglione, all'idraulico che mi ha aspettato sotto casa per quaranta minuti, al film di harry potter che mi fa schifo ma lo vedo lo stesso basta che non penso a cose tristi, agli sms che mando per commentare il film di harry potter in tempo reale dove scrivo che il film mi fa schifo ma lo vedo lo stesso basta che non penso a cose tristi, a me dentro al letto e al profumo della saponetta che ho ancora sulle mani.
E per ultimo, ma non meno importante, penso alle nottate al telefono e a chi, addirittura, si organizza per tenermi compagnia quando trasmigrerò. Grazie. Porcaputtana, millevoltegrazie!
E poi alle parole di mir, quelle di ieri notte, che proprio stasera mi ritornano indietro come un boomerang, perchè certe parole sembrano passare così inosservate e sembrano buttate là senza senso, sembrano scontate, ma poi dietro c'è un ragionamento e a volte è anche sofferto, che magari arriva anche ad una conclusione che può sembrare banale, ma che non si finisce mai di imparare, e al fatto che quelle parole c'entrano un pò con qualcosa del tipo che non c'è peggior sordo eccetera eccetera.
Ed almeno una volta, sordi, nella vita, lo siamo stati tutti.
Che è una cosa proprio importante, questa.
Che non si impara, penso io. Ma si scopre ogni volta sulla propria pelle.
L'hai detta così semplicemente, mir, ed hai proprio ragione. Ci tenevo che lo sapessi.
E per oggi, è già abbastanza.

5 Novembre 2008


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