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Agosto 2008



Mani nude

Stasera ho anticipato la mia doccia alle ventuno e trenta.
Niente mezzanotte. Stasera è passata senza che me ne accorgessi. Ho guardato l'orologio e porcaputtana, era già passata.
Una canzone che mi piaceva (e che mi piace) tanto, diceva (e dice) che le ore sono lente e gli anni veloci.
Vero, dico.
Mi ritrovo come non mai a contare ore minuti e secondi come se avessi un ticchettìo continuo nella testa. E le lancette sembrano fregarmi, vivono di vita propria e si spostano quando fa comodo a loro. Sempre lentissimamente. Stè stronze.
Oggi ho passato la giornata a dormire e a smanettare davanti al computer anche se qualcuno mi ha fatto notare che smanettare davanti al computer potrebbe essere equivoco. Vabbè, in realtà creavo e viaggiavo ed il viaggio non aveva mai fine. Ancora devo tornare.
Adesso me ne sto disteso sul letto ad ascoltare i rumori che provvengono da fuori la finestra, un cane che abbaia, qualcuno che ride tentando di non fare troppo casino data l'ora, e se qualcuno tenta di ascoltare me, al massimo vede una luce accesa.
Perchè me ne sto zitto a guardare la chitarra che ho di fronte e che ormai è incazzatissima e non sarà facile riavvicinarla, c'ho un libro sul comodino che ho iniziato a leggere ieri. Qualche pagina, anche stasera, me la leggo, in attesa che le gocce facciano effetto.
Mani nude, il libro.
Xanax, le gocce.
Il resto fa già parte del futuro ed il futuro è la giornata che si sta aprendo dietro le tende.
Tra poco sarai sveglio e anche se non lo sai, il mio regalo per te, è un pensiero dolce.

29 Agosto 2008


spero che tu ci sia

La sera leggo.
Stasera faccio la doccia a mezzanotte, come ho sempre fatto.
Perfetto, direi.
Tutto (torna) nella normalità, direi.
Sono quello di sempre, il supereroe che vola in soccorso delle persone bisognose, quello che va alle feste e gli dicono che ha preso cento punti, quello che si commuove davanti ad un film perchè c'è una vecchina indifesa, quello che continua a scaricare video dei Krezip da youtube, quello che ascolta le canzoni dal suo lettore emmepitre e poi lo spegne dopo i primi due brani altrimenti si fa le pippementali, quello che vedrebbe ancora una volta Il favoloso mondo di Amelie, quello che poi dedica settemila attenzioni alla persona che vorrebbe vicino.
Verbo al condizionale, chiaro no?
Nei prossimo post (?), sicuramente, il verbo lo userò al passato. E buonanotte.
La sera leggo, dicevo.
E mi viene da pensare che a volte nei libri si incontrano persone che, attraverso quello che scrivono, ti sembra di conoscere da sempre. Sarà quello che dicono, come lo dicono, o forse sarà quello che ti dicono, come se, in quel momento, avessero scritto quelle pagine, pensando che tu prima o poi le avresti lette. Da non crederci.
Insomma, la sera leggo un libro che mi sta divertendo un casino, dicevo.
Bella stà cosa. Perchè, chi mi conosce, lo sa, telefoni spenti, testa sul cuscino, silenzio assoluto in posizione on, ed io, eccomi lì, che mi godo il "momento più bello della giornata".
E stà cosa che sto leggendo fa più o meno così

"...quando si è incastrato per bene sul sedile, il mastodonte apre una tasca del suo giubotto di pelle nera. La tasca del giubotto probabilmente non è una tasca, ma un varco spaziotemporale, visto che il colosso ci pesca un panino enorme con due fette di prosciutto e due di emmental schiacciate dentro, un vasetto di olive, un altro di salsa tartara, un Kit Kat, una bottiglia di stravecchio, un libretto unto.
Davanti i miei occhi disgustati oltre ogni dire, il mostro infila una mano nei panataloni di pelle nera come il giubotto, si fruga vigorosamente il pacco, con la stessa mano che ha frugato il pacco pesca un'oliva dal barattolo, la affonda nella salsa tartara, la rigira fino ad impregnarla di salsa a livello molecolare. Poi se la ficca in una bocca che sembra l'inferno. [...] ...si fruga il pacco altre tre volte e, sempre leggendo il libretto unto, scarta distrattamente il Kit Kat. Separa le barrette di cioccolato con dita a pistone e -lo giuro su dio- inizia a comprimerle in mezzo al panino, tra le fette di emmental e quelle di prosciutto.
Non fosse che non vomito mai, vomiterei. ..."

e la cosa bella che devo ammettere è che la semplicità con cui mi diverte, scrive e descrive, mi lascia di sasso perchè c'ha cose del tipo

"...questa psicotica, questa malata, questa donna dal nome incestuoso, dico, prima mi ha mandato in vacca una sacrosanta scopata con l'americana, poi mi ha tenuto sveglio in un parcheggio raccontandomi che vuole leccare il miele dal corpo dell'Orrido quando avevo bisogno di dormire, e adesso si fa trovare con il fidanzato o l'amante o quel cazzo che è con la nuca sul suo pacco e la mano sul ginocchio e quello che le massaggia le spalle nude, ma dico, cos'è, una sadica? ..."

Beh, insomma, mi sto divertendo.
Ci tengo che chiunque dovesse leggere stò post (?) sul mio sito, fosse partecipe, una volta tanto, ai miei sorrisi e ad i miei momenti ingenui prima di dormire.
E poi ci tengo a dire ancora che, alla fine ho deciso, il televisore in camera da letto, non ce lo metterò.
È tutto. E grazie.

4 Agosto 2008


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