Dicembre 2010

Canzoni poesie storie e deliri

E così si chiude l'arena.
Si chiudono i cancelli di un anno intero.
E rimangono lì sulla sabbia, canzoni poesie storie e deliri.
E rimangono lì anche tutti quei momenti che non hanno trovato spazio tra queste pagine, ma che ci sono stati, me li ricordo bene, ci sono stati.
Momenti che magari quando meno te l'aspetti ritornano come boomerang e ti travolgono come allora, e così butti giù due righe o qualcosa di più, per poterle raccontare. Se penso a quest'estate ci vuole qualcosa di più di due righe.
E fino ad oggi non sono neanche riuscito a raccontarla un'isola di notte con le stelle ad illuminarti la faccia, io non li ho ancora saputi descrivere quei pensieri che durante quelle notti partivano verso il cielo come razzi segnalatori e che attraversavano il mare fino alla terra ferma per dire
per favore vieni qui a vedere cosa c'è.
Non li so proprio raccontare quegli esseri meravigliosi che ho aiutato e che, credetemi, mi hanno aiutato a salvarmi una parte dell'anima.
E quando finisce uno spettacolo e si chiude un'intera arena, arriva sempre un pò di nostalgia, simile a quella per quel pezzo di mare che adesso, chissà dove, in quale parte di mondo, nuota e porta dietro un nome che non rimpiango di avergli regalato.
E rimangono sulla sabbia altri momenti dove persone hanno avuto il coraggio di starmi vicino prendendosi il mio carattere spesso, senza mezzi termini.
L'arena chiude, dicevo. E non credo che riaprirà i suoi cancelli.
Almeno non come l'ho vissuta per tutto un intero anno.
Sapevo sarebbe stata luogo di battaglie e sofferenze, di fatica e sudore, di stanchezza e ferite, di vittorie e sconfitte e spesso (o troppo poco), io stesso, ho avuto la presunzione di giustiziare con il pollice verso.
Ci tengo a chiudere il sipario con una battuta di una striscia di Schulz e dei suoi Peanuts, non tanto per il testo della battuta in sé, ma per il non sense e l'ingenuità che si porta dietro che equivale poi,
a quello che la vita stessa rappresenta.

Linus - Beh, come va il tuo anno?
Lucy - Non è più il mio anno...l'ho riportato indietro...i mesi e le settimane
andavano benissimo, ma aveva dentro un mucchio di giorni brutti...
Sono stati molto gentili nel riprenderselo...hanno detto che succede in
continuazione.

30 Dicembre 2010

Uomo

il mio presente sono giorni malati
dentro grandi incertezze
con gli amici parlando
cercando un'alibi alle mie
frustrazioni
risolvendo cosi'
le mie situazioni

piango e sorrido sotto un cielo
di fango che non mi lascia il tempo
di decidere niente
quest'abitudine stanca
e gia' la voglia mi manca
anche per dire
ciao come stai

poi faccio tredici con la mente
sognando un futuro
piu' rassicurante
di questi giorni operai
sempre piu' fragili
sempre piu' difficili
da trovare

B.D.

28 Dicembre 2010

Universi paralleli
(ancora) Speciali

Venivano dai più lontani estremi della vita,
questo è stupefacente,
da pensare che mai si sarebbero sfiorati, se non attraversando da capi a piedi l'universo,
e invece neanche si erano dovuti cercare, questo è incredibile,
e tutto il difficile era stato solo riconoscersi, una cosa di un attimo,
il primo sguardo e già lo sapevano, questo è meraviglioso.
Questo continuerebbero a raccontare, per sempre, nelle terre di Carewall,
perché nessuno possa dimenticare che non si è mai lontani abbastanza per trovarsi,
lo erano quei due, lontano più di chiunque altro.

A.B.

24 Dicembre 2010

...non ne nascono quasi mai

- ...
- ciao Nem.
- ...
- ...
- ...
- guarda chi c'è qui Nem...
- sei felice Jul?
- ...grazie. Io ti amo Nem.
- ...
- ...guarda chi c'è...è tua.
- è nostra Jul. È nostra come tutto il resto.
- ...
- ho sognato te e J in questo momento per tutta la vita. Ancora prima di conoscerti. Io sognavo te e J. E questo momento. Le pareti bianche e le lenzuola bianche. I tuoi occhi così piccoli. Il tuo sorriso stanco. E quelle tue lacrime. Non ho mai smesso di sognarle. Grazie Jul.
- ...
- ...
- ...grazie a te...

21 Dicembre 2010