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Aprile 2010


Comunque, continuamente

Scrivendo questo post (?), mi sembra un pò di raccogliere le parole da un contenitore, dove stanno lì, tutte insieme mischiate tra loro, e poi metterle in fila una dopo l'altra, senza un senso logico, così, un pò come capita.
Perché è vero che loro, le parole, è così che se ne stanno nella mia testa. E se provassi a leggerle verrebbe fuori una babele di accenti stonati, di grida e di silenzi, di pianti e di risa messi così, uno dopo l'altro tra una sillaba e quella successiva.
Loro, queste parole, sono quelle che ho conservato fino ad oggi e che disordinatamente ho ammonticchiato da una parte, cosciente del fatto che prima o poi le avrei utilizzate.
Ed eccole qua, con il difficile compito di metterle in fila, così da far pensare che abbia qualcosa di sensato da dire.
Sono in eterna guerra con l'universo e con tutte le intere parti che lo compongono.
Una guerra, a dirla tutta, effettivamente estenuante, senza un attimo di tregua che mi permetta di riordinare le idee e le prossime strategie per la battaglia in corso.
Tento di creare spazi di sopravvivenza dove le attenzioni per qualcun altro diventano inevitabilmente indispensabili. Tanto da pensare ed aver paura di non esserne all'altezza. Sconfitto dalla mia stessa superbia ed egocentrismo.
Che ogni battaglia rispetti il rito dell'ultimo sangue lo apprendo ogni giorno senza nessun aiuto da nessun stratega.
Mi riferisco anche a chi, ultimamente, ho visto cadere sul campo proprio di fianco a me. A coloro che si fermano a raccogliere il proprio compagno piegato dai colpi di quel dio che ancora oggi, va in giro a professarsi il salvatore degli uomini.
E mi riferisco soprattutto a chi, come me, corre come un pazzo a spada sguainata incontro al nemico senza pensare che nella vita a volte, si può morire.
Io non vedrò la fine della guerra, ce l'ho scritta dentro questa cosa. Non l'ho letta mai veramente, ma so che c'è fin da quando sono nato.
Sono stato e sono attore e protagonista di decine di vite mai vissute e soltanto sognate.
Anche oggi a trentasette anni mi porto dietro questo gioco che mi distrae da questa guerra e che mi impedisce di impazzire.
Mi sembrava questo il modo più esatto per mettere insieme alcune delle parole dopo aver rovistato tra quelle che avevo messo da parte.
È incredibile come anche in questo momento, continuo ad avere in mente un unico pensiero fisso ed un senso di dolcezza sconfinata.

Non lo so se dio esiste,
ma se non esiste ci fa una figura migliore.

S. B.

25 Aprile 2010


allo stop

Casomai
ci ripensiamo
siamo fatti così
tu ti arricci,
io i capricci,
ma va bene così... o giù di lì
Rivestirsi,
pettinarsi,
e là fuori il via vai, via vai
meglio a letto in mutande
che ti toglierei

Permanente
nella mia mente
sono sicuro starai, starai
casomai
fra qualche mese...
dopo molte rese

Siamo fatti così,
da sempre così
...amore non dare lo stop
al mio cuore sotto shock
Il mio cuore fa ciock
il mio cuore batte rock
il mio cuore è allo stop
cuore sotto shock

Casomai
restiamo amici
non si dice così?
mi trafiggi
e poi soffriggi
e te ne vai, ma dove vai

Permanente
un foglio volante
nel vento dei miei guai
casomai
fra qualche mese...
usciamo a fare spese

Siamo sfatti e così
ognuno ha i suoi dì
... amore metti il verde allo stop
del mio cuore sotto shock
...Il mio cuore fa ciock
il mio cuore batte rock
il mio cuore è allo stop
cuore sotto shock

...Il mio cuore fa ciock
il mio cuore batte rock
il mio cuore è allo stop
cuore sotto shock

...Il mio cuore fa ciock
il mio cuore batte rock
il mio cuore è allo stop
cuore sotto shock

L.C.

23 Aprile 2010



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