Lei aveva fatto centro nel suo cuore, un centro tanto perfetto da spaccarglielo in due emisferi identici che si erano scissi e contrapposti come due piatti di una bilancia: di qua c'era tutto il nuovo e di là tutto il vecchio. Nel peso, le parti si equialevano, tanto che i due piatti restavano appaiati e immobili.
Lecompte non sapeva più che fare: se voltarsi indietro o guardare avanti.
Indietro c'era tutta la sua vita, una vita bella, nonostante tutto, solo che lui la contemplava adesso come una cosa non sua, come fosse la vita di un altro, tanto gli sembrava distante e diversa da ciò che lui si sentiva oggi.
Dall'altra parte, invece, c'era la vita che doveva ancora vivere, quella con la lei che gli aveva spaccato il cuore.
Una vita che non conosceva ma che aveva voglia di assaporare al più presto.
È sempre così, dopotutto.
Prima o poi arriva un momento che scinde la vita in due metà distinte, due vite che non hanno niente a che fare l'una con l'altra.
Ora doveva trovare il coraggio di fare una scelta.
Perché di questo si tratta: di coraggio, coraggio di tradire chi ci ha amato, coraggio di affrontare la novità.
Ma ovunque ti butti, finisce che sempre, prima o poi, un pezzettino di vita scivola da un piatto e si riversa nell'altro e allora sono dolori, davvero, perché le due vite non sono più parti staccate, ma finiscono per diventare nuovamente una cosa sola e tutto si ricompatta, con l'unica differenza che è passato del tempo e ormai tutte le passioni sono spente, le fiamme bruciate.
Resta solo cenere ovunque , materiale inerte, che non serve a nulla, solo ad alimentare i ricordi.
I.G.L
(21 Aprile)