Memoria.
Ecco cos'è.
È un fatto di memoria.
Qualcosa del tipo che ce l'hai o non ce l'hai più.
Se perdi la memoria, perdi il passato. Un pezzo di te che se ne va. E non sei più la stessa persona.
Una persona senza il suo passato, non è più la stessa persona.
Ecco perché io ho memoria, Roby. Io me la porto dietro e ci convivo. Con il mio passato ci convivo.
Mi fa sentire vivo.
Ogni volta che ho memoria, muoio e mi sento vivo.
Sono fatto così, sono io, questo.
La memoria mi ha dato questo presente, ed è vita che accade.
Ed accade, nella vita, che ad un certo punto la persona che ami, parte e non torna più.
Raggiunge un luogo così lontano che è un alito di vento, perderne la memoria.
Ed allora ti vengono in mente tutti i luoghi comuni più spaventosi, tutti quelli che hai incontrato e che hai sperato di non incontrare mai.
Le mie illusioni compaiono ad una ad una come paesaggi da un treno in corsa. E passano veloci, Roby, che non faccio in tempo a girarmi.
Le certezze cadono ad una ad una, basta ascoltare tutt'intorno e le vedi cadere giù come fossero tasselli di un domino tac tac tac tac, fino all'ultimo, tac, giù.
Quello che credevi diverso, giù. Tac.
È così tanto poco tutto, Roby, che si perde la strada. Ed io, a pensarci bene, non ho una gran voglia di ritrovarla.
Magari arrivo a destinazione prima degli altri, o forse non c'è nessuna destinazione dove voglio arrivare.
Grazie per l'impegno, come al solito.
Muove il bianco. Pedone in E2, sposta in E4.